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Decolla il business italiano dei droni, 145 milioni di ricavi (+23%) nel 2023

Vengono principalmente utilizzati per ispezioni e i sopralluoghi (44%), trasporto di persone (23%) e sicurezza e sorveglianza (20%), queste le applicazioni professionali più comuni dei droni ma ci sono anche le riprese cinematografiche e quelle dei video amatori. Il business legato ai droni e ai sistemi di mobilità aerea avanzata cresce e in Italia raggiunge i 145 milioni con un +23% rispetto al 2022. Un business di servizi realizzato da 664 aziende. Per quanto riguarda l’immediato futuro le stime degli imprenditori in questo settore sono positivo: ben l’81% prevede una forte espansione del mercato nei prossimi 3 anni e i primi dati del 2024 confermano la crescita a doppia cifra. Sono questi i dati chiavi sul settore che emergono dall’Osservatorio Droni e mobilità aerea avanzata della School of Management del Politecnico di Milano.

Nel nostro paese il mercato professionale dei droni (B2b e B2g) è rappresentato per il 97% dalle Aerial operation (Ao) e per il 3% dai servizi di Innovative Air Mobility & Deliverys (IAM&D). La domanda pubblica rappresenta solo l’8% del valore complessivo, nonostante il 38% delle imprese dell’offerta abbia enti pubblici tra i propri clienti e il 47% dei progetti italiani siano realizzati da pubbliche amministrazioni. Le Aerial Operations sono dominate dagli operatori che raccolgono il 54% del valore del mercato, rappresentano l’81% delle 652 imprese attive in questo segmento e si occupano per la gran parte di rilievi (67%), riprese aeree (64%) e ispezioni (61%). Secondo il 51% degli attori del mercato, i servizi potrebbero beneficiare di uno sviluppo della normativa che continua a essere il primo ostacolo alla crescita. Nel corso del 2023 sono state emesse dall’Enac 23 autorizzazioni operative in categoria specifica per operazioni Bvlos, (Beyond visual line of sight, tutte le operazioni condotte a una distanza che non consente al pilota remoto di rimanere in contatto visivo diretto e costante) in leggera diminuzione rispetto alle 27 del 2022. All’opposto, il segmento dell’Iam&d è caratterizzato da produttori di piattaforme e di aziende costruttrici di droni a proprio marchio. Questi attori rappresentano il 60% delle 32 imprese attive e raccolgono l’80% del valore del mercato. Quest’area, ancora emergente, sta catalizzando l’interesse di imprese, enti, istituzioni e opinione pubblica da ormai diversi anni. «Il 2023 è stato un anno di crescita per il mercato professionale dei droni in Italia - continua Paola Olivares, Direttrice dell’Osservatorio droni e mobilità aerea avanzata -. Abbiamo registrato un incremento nel segmento Aerial operations e, per il primo anno, ricavi derivanti anche dal trasporto merci, seppur ancora di modestissima entità. Il 2023 ha portato però anche una ulteriore razionalizzazione del numero di imprese attive nel settore che si sta concentrando sulle realtà più strutturate e innovative.

Pubblicato in: Notizie

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